L’ospitalità diventa digitale: nuove sfide per la Riviera
SCORDATEVI le etichette: ‘turismo balneare’ la ‘settimana bianca’. Roba d’altri tempi. «Oggi bisogna offrire al turista un prodotto diversificato. Mettere assieme le eccellenze, puntare sugli attrattori» e sulla digitalizzazione. Non sempre è necessario guardare lontano. «Il turismo tedesco è ancora di fondamentale importanza per questo territorio». Sono alcune delle indicazioni da tenere in conto secondo Armando Peres, presidente del Comitato turismo dell’Ocse a Parigi, per approcciarsi all’argomento. Poi vanno prese in considerazione la globalità, la sostenibilità e la digitalizzazione. Un esempio: «La sharing economy è inarrestabile. Fenomeni come Air B&B e Uber non si possono cancellare, bisogna conviverci inserendo regole certe». Di questo e di molto altro si è parlato ieri al Palazzo del turismo di Rimini al convegno ‘Futurismi Avanti veloce nel turismo +Internazionali, +Digitali, +Sostenibili’, promosso da Confcommercio regionale nell’ambito della 22esima edizione del Buy Emilia Romagna, in collaborazione con Il Resto del Carlino – Qn.
«Secondo le nostre stime – ha proseguito Peres – il turismo continuerà a crescere a livello mondiale del 3,5-4% annuo nel mondo fino al 2030. Ma bisogna considerare anche il fatto che l’85% dei turisti restano nella propria area, e mi riferisco all’Europa per gli europei o all’area asiatica per i cinesi».
«IL 70% delle scelte delle persone, che si tratti di prenotazioni dell’hotel o del ristorante, si basano sulle recensioni, quindi su rapporti indiretti tra individui – premette Edoardo Colombo esperto di turismo digitale -. Oggi Google, AirB&B e Tripadvisor offrono come servizi anche consigli sui locali da visitare, cosa che i portali decidono in autonomia». Bisogna stare al passo con i tempi e a volte non basta. «Non si tratta di affrontare la crisi perché non stiamo attraversando una crisi – ha detto il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi -. Stiamo attraversando un cambio d’epoca e vanno ridefiniti i paradigmi. Abbiamo davanti a noi dei cittadini del mondo che si spostano e tutto va rivisto. Non si può pensare che di taxi tra Rimini e Riccione si spenda più di un volo low cost per Londra». Una sfida che dovrà passare anche per un nuovo rapporto tra pubblico e privato. Ed è quello che sta facendo Confcommercio con il ciclo di incontri che proseguirà in regione. «Stiamo investendo molto sulla formazione e ci confronteremo sul nuovo modello turistico», ha detto Pietro Fantini, direttore Confcommercio regionale. Rimane la necessità di trovare una strada ‘digitale’ per stare al passo con i tempi, «senza tralasciare l’ospitalità, la grande forza di questo territorio – assicura Antonio Preiti direttore di Sociometrica -. Non è vero che la quantità va a discapito della qualità».
GIANNI Indino, presidente di Confcommercio Rimini, ha invece ribadito l’importanza dei locali notturni per una località turistica: «Sono definiti da ‘importanti a fondamentali’ per l’82% delle persone nella scelta di una località di vacanza». «La concorrenza è tanta e bisogna essere veloci nel cogliere i cambiamenti», avverte Mauro Mambelli, vicepresidente regionale della Confcommercio.
Le conclusioni le tira l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini: «Da due anni stiamo crescendo, un cambio di passo c’è stato. Con la rinnovata politica regionale abbiamo messo un nuovo pensiero al servizio di un settore strategico come il turismo». (da il Resto del Carlino Rimini, 8 aprile 2017)
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