Il più alto crollo delle vendite mai registrato
I dati diffusi questa mattina da Unioncamere Emilia Romagna confermano per il secondo trimestre 2020 i dati paventati dai nostri uffici studi, registrando, rispetto all’analogo periodo del 2019, il più alto crollo delle vendite mai documentato: -13,1%.
L’analisi più dettagliata del dato, già di per se drammatico, evidenzia aspetti davvero preoccupanti, specie per la piccola impresa di commercio specializzato non alimentare: infatti a fronte di un nuovo forte aumento delle vendite (+8,6 per cento) per iper, super e grandi magazzini, le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte del 3,6 per cento. Il dettaglio specializzato non alimentare ha quindi subito un colpo ancora più duro dello scorso trimestre, subendo una perdita del 22,6 per cento.
I dati mostrano una correlazione dell’andamento delle vendite con la dimensione aziendale: meno sono gli addetti più è alto il calo delle vendite. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, che più ha risentito delle chiusure, ha accusato un calo notevole (-18,3 per cento) e senza precedenti delle vendite. Le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta più contenuta (-13,5 per cento), ma anch’essa senza precedenti. La tendenza risulta negativa, ma più contenuta per le imprese di maggiore dimensione, che hanno limitato a una cifra la riduzione delle vendite (-7,3 per cento).
Dalla lettura congiunta dei dati possiamo quindi ipotizzare per il piccolo (da 1 a 5 addetti) dettaglio specializzato non alimentare un calo medio delle vendite di circa il 30%. Se poi si analizzano anche le diversità territoriali in alcune zone (centri storici di medio-grandi città) il dato medio del calo delle vendite supera anche il 40%.
“Serve con estrema urgenza un piano di interventi senza precedenti che sappia ridare fiducia alle famiglie – commenta Pietro Fantini, Direttore regionale Confcommercio Emilia Romagna – e sappia garantire adeguato sostegno alle imprese. Senza un piano di aiuti straordinario questo autunno saranno migliaia le imprese costrette a chiudere, specie quelle di piccole dimensioni: un sacrificio che l’Emilia-Romagna non può permettersi”.
“Le misure del decreto Agosto devono essere fortemente potenziate – dichiara Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Emilia Romagna – Sarà fondamentale il lungimirante utilizzo del Recovery Fund, che potrebbe rappresentare un’occasione storica di rilancio del sistema Italia”.
L’ufficio stampa
Bologna, 27 agosto 2020
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