Passaggio di consegne al Tri, il Tavolo regionale della imprenditoria
Il nuovo coordinatore è Tommaso Leone, presidente di Confcommercio Modena in rappresentanza di Confcommercio Emilia Romagna, che ha ricevuto il testimone da Cristiano Fini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna
Il Tavolo (14 associazioni complessivamente) rappresenta il 77% delle imprese attive (400 mila) con oltre 1.800.000 addetti
BOLOGNA, 3 AGOSTO 2020 – “Obiettivo di questo mandato è quello di implementare e garantire un sempre più rilevante ruolo politico e strategico del Tri -Tavolo regionale dell’imprenditoria che, proprio in ragione dei diversi comparti produttivi rappresentati, è luogo privilegiato di confronto dove esaminare e portare a sintesi le diverse posizioni ed istanze a volte contrapposte delle varie categorie in un momento in cui in tutto il Paese si avallano pratiche di disintermediazione che frantumano rappresentanza e dialogo tra le parti”. Lo ha detto Tommaso Leone, presidente di Confcommercio Modena, designato nuovo coordinatore del Tavolo regionale in rappresentanza di Confcommercio Emilia Romagna, che ha raccolto il testimone da Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna e coordinatore uscente. “Le istituzioni, a partire dalla nostra Regione – ha detto Leone durante la cerimonia di insediamento a cui ha partecipato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini – devono però aver ben chiaro che il Tavolo rappresenta un momento di semplificazione delle relazioni istituzionali con il mondo della rappresentanza che non può mortificare le singole realtà associative e come tale va considerato. Il Tavolo non può essere equiparato, sotto il profilo del confronto e della concertazione, a singole realtà associative che hanno scelto di rimanerne fuori. Se così fosse – ha aggiunto – avremmo, inevitabilmente, la necessità di trovare nuovi spazi di visibilità per tutte le componenti del Tavolo stesso”. In termini numerici il Tavolo regionale dell’imprenditoria rappresenta il 77% delle imprese attive sul territorio dell’Emilia Romagna (dati Unioncamere E.R.) e per la ripartenza economica e sociale colpita dall’emergenza sanitaria, Leone identifica alcune tematiche di rilievo. “Il crollo dei consumi e del Pil che rende necessario adottare strategie di sostegno pubblico al settore produttivo focalizzate su indennizzi robusti da riconoscere in misura proporzionale alle perdite subite ed accompagnate da congrue moratorie fiscali ed efficaci meccanismi di accesso al credito.
Occorre dunque – ha continuato Leone – puntare su una reale fruibilità dei finanziamenti comunitari da parte delle MPMI attraverso una sostanziale semplificazione di regole e procedure (dalla stesura dei bandi fino all’attività di rendicontazione) e la creazione di strumenti su misura che facilitino, tra le altre, l’accesso al credito senza perdere di vista l’obiettivo comune di efficientamento del sistema sanitario regionale”.
Salute, benessere e assistenza, con la pandemia, sono diventati temi ad alta sensibilità sociale e politica.” Per questo riteniamo che sia un momento favorevole per una Regione che, come l’Emilia Romagna, continua ad avere un sistema sanitario tra i primi nel mondo e in continuo miglioramento. Ne sottolineiamo, però – puntualizza Leone – il rischio di non registrare il cambiamento dei bisogni e delle attese dei cittadini”.
Riguardo alla sburocratizzazione regionale, va messo a punto un vero e proprio ‘Patto per la semplificazione’. “Non bisogna, però, confondere la semplificazione con la de-regolamentazione”, ha concluso Leone.
“I principali argomenti oggetto del confronto sono stati temi ambientali tra i quali il sistema delle autorizzazioni, dei rifiuti e dell’acqua, l’attività svolta per concretizzare l’importante insediamento del centro meteo prima e successivamente il supercalcolatore europeo – ha detto Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna e coordinatore uscente del Tri – oltre ai confronti avuti per meglio costruire gli innumerevoli bandi regionali che hanno trasferito importanti risorse al sistema produttivi regionale. Recentemente ci siamo confrontati sul riordino istituzionale rispetto al quale il mondo delle imprese ripone grandi aspettative nell’auspicio che questo si possa concretizzare per semplificare e snellire parte del nostro sistema burocratico/amministrativo”.
Rilevante è stato anche l’impegno profuso per risolvere al meglio le problematiche connesse alla ricostruzione post sisma. “Il grande lavoro svolto da tutti ha prodotto un grande risultato – ha proseguito Fini – e gran parte della ricostruzione del tessuto produttivo si può ritenere conclusa: le ingenti risorse impegnate sono state ben utilizzate realizzando imprese più grandi e più sicure.
Infine – ha concluso Fini – è opportuno che tutti gli assessorati abbiano la stessa sensibilità nei confronti del Tri e del suo valore di coordinamento della rappresentanza della quasi totalità del mondo delle micro, piccole e medie imprese”.
L’ufficio stampa
Bologna, 03 agosto 2020
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