Tanta voglia di ripartire, ma le vendite restano lontane dalla normalità
Federazione Moda Italia Emilia-Romagna in collaborazione con Confcommercio E.R. ed ISCOM Group ha monitorato, attraverso la somministrazione di un apposito e mirato questionario, l’andamento della prima settimana di riapertura dei negozi del settore moda, confrontando i dati con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Hanno risposto in 126, rappresentativi al 63% del settore abbigliamento, intimo, sport, al 18% calzature e accessori, al 19% altri beni persona.
Tanta voglia di ripartenza da parte dei commercianti del settore moda: circa il 90% degli operatori ha infatti riaperto la propria attività dopo il via libera del 18 maggio, ma la strada verso la normalità appare lunga e faticosa.
Le persone entrate in negozio sono risultate molte meno rispetto all’analogo periodo di un anno fa, anche se discreta è stata la propensione all’acquisto.
La vera nota dolente è il confronto fra gli incassi: il 70% degli intervistati ha dichiarato una diminuzione superiore al 20%, e fra questi addirittura il 45% una diminuzione superiore al 40%.
“Siamo ripartiti con grande entusiasmo – dichiara Marco Cremonini, Presidente Federazione Moda Emilia-Romagna – ma , come era prevedibile, la nota più negativa è stata la forte diminuzione degli incassi rispetto allo scorso anno. Continueremo a rispettare scrupolosamente le regole a tutela della salute di ogni persona, mettendo ancora più impegno per mettere a disposizione della clientela il miglior prodotto, arricchito come sempre da competenza e servizio”.
Rispetto alle prescrizioni imposte dai protocolli sanitari, non sono state rilevate particolari problematiche con la clientela: più del 40% non ha avuto alcuna difficoltà, meno del 20% la clientela “indisciplinata” di cui il 7% senza mascherina, solo il 13% i clienti diffidenti. Solo il 4% ha avuto problemi nel gestire la fila fuori dal negozio.
Circa il 50% degli intervistati ha riaperto proponendo sconti alla clientela, generalmente di una consistenza fra il 20 ed il 30%.
L’Ufficio Stampa
Bologna, 27 maggio 2020