Rapporto 2019 sull’economia della Regione Emilia Romagna
Lo stato di sofferenza del commercio tradizionale impone l’adozione di misure di sostegno concertate.
Questa mattina è stato presentato il Rapporto 2019 sull’economia della regione Emilia-Romagna, appuntamento annuale che fornisce un quadro dettagliato sull’andamento congiunturale dell’anno e sulle previsioni per il 2020. Lo studio è stato realizzato congiuntamente da Regione Emilia-Romagna e Unioncamere Emilia-Romagna.
Al 30 settembre 2019 le imprese attive nel settore del commercio interno (al netto dell’alloggio e della ristorazione) erano 89.468 per un’occupazione di poco superiore alle 290mila unità. Il comparto dell’alloggio e della ristorazione conta più di 30mila imprese con circa 195mila addetti. Nel suo complesso, il settore vale il 30 per cento del totale delle imprese della regione e il 28 per cento dell’occupazione.
Il commercio nell’ultimo anno ha visto ulteriormente ridursi (-1,9%) la base imprenditoriale a fronte di una sostanziale tenuta dell’occupazione (+0,4%).
I dati congiunturali confermano le difficoltà che caratterizzano da oltre un decennio il settore del commercio, stretto tra una mancata ripresa della domanda interna e la crescita dell’e-commerce, con maggiore affanno per alcuni ambiti.
Nei primi nove mesi del 2019 le vendite sono diminuite dello 0,9 per cento, maggiormente penalizzato chi commercializza abbigliamento e accessori (-2,9 per cento), calo dello 0,6 per cento per gli esercizi che trattano prodotti per la casa ed elettrodomestici, flessione dello 0,8 per cento per chi vende prodotti alimentari.
Le ragioni sono molteplici, riguardano sicuramente il perdurare della crisi dei consumi e della domanda interna che stenta a ripartire, così come sulle dinamiche del settore incidono i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, a partire dagli acquisti on line.
“L’Emilia Romagna – dichiara Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna – nonostante un contesto nazionale e globale sfavorevole, si appresta a chiudere anche il 2019 con segno moderatamente positivo. Lo scenario regionale rileva però la perdurante crisi del commercio tradizionale: lo stato di sofferenza del settore impone l’adozione di misure di sostegno concertate, con leggi di settore e politiche fiscali adeguate ai mutati scenari di riferimento”.
“Il mondo del commercio sta cambiando e anche in Emilia Romagna serve una nuova normativa di settore che sappia ridare slancio e vitalità con nuove regole e nuovi sostegni.”
“Sarà indispensabile – conclude Postacchini – che nel prossimo settennio di programmazione dei fondi strutturali sia dato grande spazio alle esigenze della microimpresa, immaginando percorsi semplificati nell’accesso alle risorse europee”.
L’Ufficio Stampa
Bologna, 17.12.2019
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Qui l’articolo de Il Resto del Carlino, 18-12-2019