Saldi, si parte! Al via il 5 gennaio in tutta l’Emilia Romagna
Confcommercio Emilia Romagna: attesa tra i negozianti e buone aspettative per queste vendite di fine stagione.
Interessano a livello nazionale 15,6 milioni di famiglie, muovono in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro: questi secondo l’Ufficio Studi Confcommercio i numeri dei saldi invernali, che partiranno venerdì 5 gennaio anche in Emilia Romagna, giorno immediatamente precedente l’Epifania, così da avere a disposizione tutto il primo week end di gennaio da dedicare allo shopping conveniente.
“Da parte dei nostri commercianti c’è grande attesa per queste vendite di fine stagione – dichiara Marco Cremonini, Presidente di Federmoda Confcommercio Emilia Romagna. Dopo una partenza lenta, il mese di dicembre si è concluso con un andamento delle vendite nel complesso soddisfacente anche per i negozi di abbigliamento e ci sono buone aspettative che questi saldi, grazie al ritorno alla fiducia da parte delle famiglie, possano favorire una ripresa degli acquisti anche per quanto riguarda i capi più importanti, come giubbotti e giacconi, solitamente rimandati a questo periodo dell’anno”.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2018, spenderà 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori, leggermente meno dello scorso anno, ma comunque in linea con il momento.
“I saldi – aggiunge il Presidente Cremonini – continuano a rappresentare un momento importante in termini di fatturato per le imprese del commercio al dettaglio, oltre che una valida opportunità per i consumatori di effettuare acquisti di qualità a prezzi convenienti, approfittando dell’assortimento, del servizio e dell’affidabilità dei negozi di moda e tessili tradizionali”.
Federmoda Confcommercio dell’Emilia Romagna esprime inoltre apprezzamento per il recepimento, all’interno della Legge di stabilità regionale recentemente approvata, della regolamentazione sul divieto di vendite promozionali nei trenta giorni prima dell’avvio dei saldi, con cui l’Emilia Romagna si allinea al resto delle regioni italiane per quanto riguarda la normativa in materia.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Si ricordano inoltre le varie iniziative promosse anche sul territorio regionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”, a garanzia del corretto acquisto degli articoli in saldo.
STIMA DEI SALDI INVERNALI 2018 |
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VALORE SALDI INVERNALI (miliardi di euro) | 5,2 |
NUMERO FAMIGLIE ITALIANE (milioni) | 25,9 |
NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTA IN SALDO (milioni) | 15,6 |
ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI (euro) | 331 |
NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI PER FAMIGLIA | 2,3 |
ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI (euro) | 143 |
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio
Bologna, 2 gennaio 2018
L’Ufficio stampa