Giornata “Legalità, mi piace!”: presentati i dati dell’indagine Confcommercio-Gfk Eurisko. Per un’impresa su tre peggiorano i livelli di sicurezza
La Confcommercio e le Ascom dell’Emilia Romagna aderiscono alla Giornata di mobilitazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia “Legalità, mi piace!” promossa oggi a livello nazionale, attraverso numerose iniziative organizzate su tutto il territorio regionale – dalle Conferenze stampa alle Tavole rotonde, dai Gazebo in piazza agli incontri con il Prefetto e le Autorità, dalle campagne social ai momenti di confronto con le Istituzioni – per sensibilizzare l’opinione pubblica, le amministrazioni locali, la politica e le forze dell’ordine, ed in generale l’intera cittadinanza, sulla necessità di contrastare con fermezza i fenomeni dell’abusivismo e della contraffazione, che alimentano criminalità ed illegalità e danneggiano il tessuto economico.
“Iniziative come quella di oggi – commenta Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna – devono far comprendere all’opinione pubblica l’impatto devastante dell’abusivismo sulle imprese del Terziario, non solo per il danno economico che provoca, ma anche e soprattutto per il danno ai consumatori finali, esposti a rischi per la salute e la sicurezza, e all’intero tessuto sociale delle nostre Città e di tutto il Paese. Per questo è importante, come Associazione, denunciare ogni fenomeno illegale, ed essere al fianco delle nostre imprese e degli imprenditori nell’affermare con forza la cultura della legalità, a partire dalle scelte quotidiane”.
In occasione della giornata di mobilitazione nazionale “Legalità, mi piace!”, aperta questa mattina a Roma dall’intervento in diretta streaming del Presidente Carlo Sangalli e con la partecipazione del Ministro dell’Interno Marco Minniti, sono stati presentati i dati della ricerca Confcommercio, effettuata in collaborazione con Gfk-Eurisko, sui fenomeni criminali e sull’impatto che questi hanno sulla vita delle imprese. Secondo l’indagine, a commercio e pubblici esercizi nel 2017 l’illegalità è costata in tutto 28,4 miliardi, il 3,3% in più dell’anno precedente. Nel dettaglio 21,5 miliardi da imputare ad abusivismo, contraffazione e taccheggio, e 6,8 miliardi di costi da imputare a criminalità e cybercriminalità. Senza contare che circa un imprenditore su tre percepisce un peggioramento nei livelli di sicurezza per la propria attività rispetto all’anno scorso.
In base ai dati regionali, in Emilia Romagna la percezione del peggioramento dei livelli di sicurezza è in linea con la media nazionale; i fenomeni criminali rispetto ai quali si percepisce un maggior aumento sono l’abusivismo (52% in linea con il dato medio nazionale) e i furti (49% contro il 47% della media nazionale), seguiti dalla contraffazione, per cui il dato risulta tuttavia inferiore alla media nazionale (32% contro il 37%). In Emilia Romagna il dato relativo all’esperienza diretta ed indiretta di criminalità da parte delle imprese è tuttavia significativamente inferiore alla media nazionale (15% a fronte del 23% della media nazionale). In linea con quello nazionale il dato relativo all’adozione di misure cautelative per proteggersi dai fenomeni criminali, che vedono al primo posto le telecamere/impianti di allarme, seguiti dalla sottoscrizione di assicurazioni (47%) e dal ricorso alla denuncia (35%). Certezza della pena e maggiore protezione da parte delle forze dell’ordine sono le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza dell’impresa, con valori al di sopra della media nazionale, mentre poca fiducia viene riservata alle leggi di contrasto ai fenomeni criminali, che sono ritenute per nulla efficaci dal 54% degli intervistati (a fronte del 47% della media nazionale). Contestualmente, il focus regionale dell’indagine mostra un’incidenza molto elevata nella nostra Regione (84% contro il 67% nazionale) di chi si dice favorevole all’inasprimento delle pene per i reati contro le imprese, pene che in gran parte si ritiene non vengano oggi realmente scontate.
“Le imprese del Commercio, del Turismo e dei Servizi – aggiunge il Presidente Postacchini – sono un presidio sociale ed economico irrinunciabile per il territorio e, purtroppo, sono anche le più esposte a fenomeni di micro-criminalità. Per questo è indispensabile continuare a lavorare per una piena e migliore collaborazione tra Imprese, Forze dell’Ordine e Istituzioni del territorio, per garantire un maggiore contrasto ai fenomeni illegali che colpiscono i nostri settori, e continuare a diffondere un importante messaggio, prima di tutto culturale ed educativo, a sostegno della legalità e della sicurezza”.
Bologna, 21 novembre 2017