Confcommercio Emilia Romagna sui Voucher: occorre una soluzione in tempi rapidi
“Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi – dichiara Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna – si aspettano una risposta efficace in grado di colmare il vuoto creatosi con l’abolizione dei voucher, uno strumento che rispondeva pienamente all’esigenza per le imprese di remunerare prestazioni saltuarie ed occasionali mentre oggi, dopo la loro eliminazione, non si trova un’adeguata alternativa in grado di consentire alle imprese di operare legalmente con semplicità. Non si può pensare che l’abolizione dei voucher porti come conseguenza l’eliminazione delle attività occasionali per cui era utilizzato, attività che restano presenti nelle imprese e tanto più in una Regione come la nostra caratterizzata dalla fortissima presenza di attività legate al Turismo”.
“I voucher” – prosegue Postacchini – rappresentavano solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia e i numeri dell’INPS confermano che la quasi totalità dei prestatori percepiva meno di 1000 euro l’anno, cifra ben lontana dalle remunerazioni di un lavoro continuativo, e circa il 70% di queste persone erano lavoratori non esclusivi, per i quali il voucher rappresentava una opportunità di ulteriore guadagno, non la fonte principale del proprio reddito”.
“E’ urgente quindi – conclude Postacchini – dare una risposta rapida e concreta a questo problema, prevedendo subito un nuovo strumento, pur rafforzato nei controlli e verificato attraverso la tracciabilità piena con una piattaforma dedicata, ma superando definitivamente l’equivoco di fondo per cui una prestazione occasionale, spesso imprevedibile, debba essere inquadrata in un rapporto di lavoro. Rimane però fondamentale rendere accessibile alle imprese di tutte le dimensioni, non solo fino a 5 dipendenti e con un tetto di 5000 euro annui per impresa la possibilità di remunerare legittimamente quelle attività occasionali che oggi non hanno alternative efficaci”.