Confcommercio Emilia Romagna: un grave errore l’abolizione dei voucher
“Il dibattito parlamentare sui voucher è stato improvvisamente azzerato dall’esigenza politica di evitare il referendum, attraverso l’emanazione di un Decreto Legge che di fatto si è limitato a recepire integralmente e passivamente la richiesta referendaria – afferma Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna. Si è così eliminato uno strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura previdenziale e assicurativa, idoneo a coprire prestazioni di lavoro saltuarie e occasionali, e che tutelava nel contempo il lavoratore.”
Postacchini sottolinea gli effetti negativi del provvedimento sulle categorie rappresentate da Confcommercio, ed in particolare sulle imprese del turismo, a poche settimane dall’inizio della stagione estiva.
“Le nostre Associazioni – prosegue Postacchini – si trovano quotidianamente a rispondere alle richieste degli imprenditori, e testimoniano la situazione di difficoltà e di insoddisfazione delle imprese del Terziario – dove peraltro l’occupazione stabile è cresciuta nell’ultimo anno – private improvvisamente di uno strumento che aveva dimostrato sul campo la sua validità; imprese che in molti casi non trovano valide alternative, per prestazioni di breve durata, negli altri strumenti del mercato del lavoro, al punto da essere spesso costrette a rinunciare all’impiego di altri lavoratori.”
“Confcommercio Imprese per l’Italia – conclude Postacchini – ha sempre sostenuto che nell’attuale economia occorrono strumenti flessibili e allo stesso tempo capaci di prevenire l’inaccettabile fenomeno rappresentato dal lavoro irregolare: per questo motivo la Confcommercio e le Ascom dell’Emilia Romagna sono mobilitate, ad ogni livello, in una intensa azione di sensibilizzazione dei Parlamentari e degli altri interlocutori politici, perché nel corso della conversione in Legge del Decreto 25 / 2017 sia reintrodotta la possibilità di utilizzo dei voucher.”