Regione: il Milleproroghe va modificato per garantire continuità e certezza del lavoro agli ambulanti emiliano-romagnoli
Oggi, 10 gennaio 2017, la Regione Emilia Romagna ha diffuso un comunicato stampa sul Decreto Milleproroghe nella parte che riguarda la Bolkestein.
“Esprimiamo soddisfazione per la posizione assunta dalla Regione Emilia Romagna – dichiara Alverio Andreoli, Presidente FIVA Emilia Romagna – che ancora una volta dimostra concretezza nel voler garantire il lavoro nel settore del commercio su area pubblica, rifuggendo da ogni tipo di strumentalizzazione”.
Di seguito il testo integrale del comunicato della Regione:
Commercio. Regione: il Milleproroghe va modificato per garantire continuità e certezza del lavoro agli ambulanti emiliano-romagnoli
La Regione Emilia-Romagna auspica che i Comuni procedano con i bandi di assegnazione così come previsto dall’intesa Stato-Regioni del 2012
Bologna – Il decreto Milleproproghe va modificato nella parte che riguarda la Bolkestein. È questa la richiesta della Regione, che sta lavorando con i parlamentari emiliano-romagnoli affinchè, attraverso una modifica in fase di conversione del decreto, siano salvaguardati i contenuti dell’intesa Stato-Regioni del 2012 sull’applicazione della direttiva, la cosiddetta Bolkenstein che dispone l’emanazione di bandi per tutte le concessioni su aree pubbliche, comprese quelle relative agli ambulanti.
L’intesa, che aveva messo d’accordo Governo, Regioni, Comuni e rappresentanti delle associazioni di categoria, prevede che nell’ambito dei bandi richiesti dalla Commissione europea sia attribuito un punteggio in relazione alla professionalità, salvaguardando in questo modo il posto di lavoro per gli ambulanti della regione.
Ora, la proroga al 31 dicembre 2018 inserita nel decreto del Governo, oltre a essere per la Regione incompatibile con l’ordinamento comunitario (la Corte di Strasburgo si è già espressa sulla illegittimità delle “proroghe automatiche”), avrebbe come conseguenza, alla scadenza del 2018, di mettere a bando pubblico tutte le concessioni escludendo qualsiasi vantaggio pregresso.
La Regione quindi ritiene che i Comuni procedano con i propri bandi di assegnazione, così come previsto dall’intesa del 2012. Questo per evitare il caos sulle assegnazioni nel caso la disposizione contenuta nel Milleproroghe non venisse confermata in fase di conversione, oppure venisse annullata a seguito di eventuali ricorsi contro il decreto legge.
Nello stesso tempo continua il pressing della Regione sul Governo perché venga accolta la modifica.