Ceste, panettoni e prodotti tipici: “Sotto l’albero bontà da mangiare”
Giuseppe Catapano de Il Resto del Carlino, nell’edizione del 23 dicembre 2016 ha intervistato Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna.
Il regalo di Natale perfetto? Meglio se economico, ma di buona qualità. Perché la necessità di risparmiare non fa perdere la voglia di fare bella figura. Per questo la scelta ricade spesso sull’alimentare, settore in cui il 26% dei negozianti dichiara un aumento delle vendite e il 53% parla di stabilità. In nessuna categoria merceologica c’è una ‘performance’ simile, come testimonia il report ‘Congiuntura flash’ di Confcommercio Emilia Romagna e Iscom Group. «La premessa – spiega Enrico Postacchini, presidente regionale di Confcommercio – è che c’è un orientamento alla scelta di prodotti non troppo costosi, ma comunque riconoscibili, garantiti e apprezzati».
Presidente, l’alimentare cresce innanzitutto per una questione di prezzi?
«Non solo. E vero che in questo comparto la spesa media a persona è di 33 euro e quella complessiva si attesta sugli 80, ma la motivazione è da ricercare nella resa finale: di fronte a una spesa relativamente bassa, c’è un’oggettiva utilità e quindi il riscontro è positivo».
Insomma, è il Natale del gusto.
«Si regalano le classiche ceste, i panettoni, ma anche prodotti tipici o artigianali, Dop e lgp».
E la tecnologia? Altrove comincia a calare…
«In Emilia Romagna è stabile. Resiste, così come i profumi o la biancheria».
Il vostro report dice che, nell’abbigliamento, aumento di vendite e stabilità arrivano al 49%.
«Pur mantenendo la sua massa critica, il settore è più in sofferenza così come quello dei beni per la persona o per la casa. Ma è comunque buona la resa di accessori o prodotti griffati, come maglie o sciarpe. Sono riconoscibili e non costano tanto».
Il libro è sempre un buon regalo?
«C’è una tendenza alla stabilità o al calo».
Crescono gli acquisti online?
«Un conto è comprare sfruttando l’e-commerce dal negozio tradizionale, un altro è farlo da una piattaforma . Se la share economy è governata può essere un’opportunità, se prevale sulle presenza delle imprese fisiche diventa un problema per le comunità. C’è una tendenza a visionare un prodotto in negozio e poi acquistarlo proprio attraverso una piattaforma. E’ una concorrenza che non si può reggere se le regole non sono uguali».
C’è anche chi sceglie di regalarsi un viaggio, magari restando in regione.
«Il turismo è in salute. In generale il terziario sta rispondendo bene anche dal punto di vista occupazionale, tanto che da questo settore provengono 44mila dei 47mila nuovi occupati in più nel terzo trimestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».
Mentre i consumi stentano a ripartire.
«Capita che la disponibilità di spesa venga sacrificata per questioni di bilancio familiare. Per quanto riguarda il Natale, gli ultimissimi giorni saranno decisivi per un bilancio complessivo. Ma registriamo stabilità o leggeri cali, non una crescita. Poi aspetteremo i saldi che in Emilia Romagna partiranno il 5 gennaio».